Dazi, secondo giorno di colloqui Usa-Cina. Il segretario al Commercio, Lutnick: “Ottimista”

MILANO – Secondo round di colloqui a Ginevra tra le delegazioni di Stati Uniti e Cina per provare a trovare una tregua sul fronte commerciale. E dopo le parole del presidente americano, Donald Trump, che nella notte italiana ha parlato sul social Truth di “grandi progressi” e della possibilità di un “reset totale” dopo l’escalation con tariffe arrivate al 145% verso Pechino (che risponde con il 125%), dalla sponda americana arrivano altri segnali positivi. E’ in particolare il segretario al Commercio statunitense, Howard Lutnick, a dirsi "ottimista" sull'esito dei colloqui.

"Siamo ottimisti sul fatto che le cose si risolveranno", ha dichiarato il segretario statunitense in un'intervista alla Cnn. Lutnick non fa parte della squadra che rappresenta gli Stati Uniti: ci sono il segretario al Tesoro, Scott Bessent, e il rappresentante per il Commercio statunitense Jamieson Greer, mentre la Cina ha inviato il vice premier cinese, He Lifeng.

"E' davvero importante per gli Stati Uniti. E' importante per la Cina", ha sottolineato Lutnick, assicurando che la delegazione americana sta “lavorando sodo” per raggiungere un accordo, senza fornire alcun dettaglio sul contenuto delle discussioni.

Due funzionari, che hanno parlato all'Associated Press in condizione di anonimato a causa della delicatezza della questione, hanno confermato che i colloqui sono ripresi questa mattina. Dalla parte cinese, attraverso l’agenzia di stampa ufficiale Xinhua, si è riconosciuto che l’apertura del tavolo è un “passo importante” ma anche ribadita la linea dura, assicurando che la Cina "respingerà fermamente qualsiasi proposta che comprometta i principi fondamentali o mini la causa più ampia dell'equità globale".